Il seguente è il testo della “DICHIARAZIONE degli INNOCENTI” sulla protezione, promozione e sostegno dell’allattamento del 1990

(qui puoi scaricare il testo della Dichiarazione in PDF)

 

RICONOSCENDO che l’allattamento è un processo unico che:

  • fornisce l’alimentazione completa ai neonati e contribuisce al loro pieno sviluppo e alla loro sana crescita;
  • riduce i tassi di morbilità e mortalità infantile diminuendo l’incidenza e la gravità delle malattie infettive;
  • giova alla salute delle donne riducendo i rischi di tumore al seno e alle ovaie, e aumentando l’intervallo tra una gravidanza e l’altra,
  • offre vantaggi economici e sociali sia a livello familiare che a livello nazionale;
  • da alla maggior parte delle donne un senso di soddisfazione se praticato con successo: e poiché recenti studi hanno dimostrato che:
  • tali vantaggi aumentano con un allattamento esclusivamente materno (1) durante i primi 6 mesi di vita del neonato, e in seguito con una maggiore durata dell’allattamento integrato con alimenti complementari; e
  • interventi programmati possono apportare positivi cambiamenti nell’atteggiamento verso l’allattamento al seno;

DICHIARIAMO QUINDI che:

Per raggiungere l’obiettivo globale di una migliore salute e di una più corretta alimentazione della madre e del bambino, tutte le donne dovrebbero essere messe nella condizione di praticare l’allattamento esclusivamente, e tutti neonati dovrebbero essere nutriti soltanto con latte materno, dalla nascita fino ai 4-6 mesi di vita. I bambini dovrebbero continuare ad essere allattati al seno, ricevendo allo stesso tempo alimenti complementari adeguati, fin oltre i due anni di età. Questo ideale di nutrizione infantile deve essere raggiunto attraverso la creazione di un ambiente consapevole e che aiuti le donne consentendo loro di allattare in questo modo.

Per raggiungere l’obiettivo è necessario, in molti paesi, che si crei una “cultura dall’allattamento” e la si difenda energicamente dalla “cultura della nutrizione artificiale”. Ciò richiede impegno e mobilitazione sociale e il totale coinvolgimento del prestigio e dell’autorità dei leader riconosciuti in tutti gli ambienti sociali.

Devono essere compiuti sforzi per accrescere la fiducia delle donne nella loro capacità di allattare, attraverso l’eliminazione di restrizioni e di influenze che alterano le percezioni e il comportamento femminili, spesso con mezzi insidiosi e indiretti.

Ciò richiede sensibilità, attenzione continua, e una strategia delle comunicazioni ampia ed esauriente che coinvolga tutti i mass media e si rivolga a tutti i livelli della società. Inoltre dovrebbe essere eliminato qualsiasi ostacolo all’allattamento al seno presente all’interno del sistema sanitario, del mondo del lavoro e della comunità.

Dovrebbero essere prese misure adeguate per garantire alle donne una corretta nutrizione per uno stato di salute ottimale non solo per loro stesse ma anche per le loro famiglie.

Inoltre, la garanzia che tutte le donne abbiano anche accesso alle informazioni e ai servizi di pianificazione familiare permette loro di continuare ad allattare al seno ed elimina il verificarsi di gravidanze troppo ravvicinate, che comprometterebbero la salute e lo status nutrizionale di madri e figli.

Ogni governo dovrebbe sviluppare politiche nazionali di allattamento al seno, fissare obiettivi nazionali per gli anni ’90 e istituire un sistema nazionale per il controllo del raggiungimento di tali obiettivi, elaborare indicatori che misurino il grado di diffusione dell’allattamento esclusivamente materno dopo la dimissione dai reparti maternità e la sua diffusione all’età di quattro-sei mesi.

Le autorità nazionali sono inoltre sollecitate ad integrare le politiche nazionali relative all’allattamento nelle loro politiche globali di sanità e sviluppo.

Nel far ciò esse dovrebbero rafforzare ogni intervento volto a proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento con programmi di assistenza pre e perinatale, di nutrizione, di pianificazione familiare, di prevenzione e cura delle malattie infantili e materne comuni.

Dovrebbero far acquistare a tutto il personale sanitario le capacità necessarie ad applicare queste politiche sull’allattamento.

OBIETTIVI OPERATIVI:
Per il 1995 tutti i governi dovrebbero aver:

  • nominato un autorevole coordinatore nazionale per l’allattamento, e istituito un comitato nazionale multi-settoriale per l’allattamento i cui membri provengano dai dipartimenti governativi e dalle organizzazioni non governative interessati e dalle associazioni sanitarie professionali;
  • garantito che ogni servizio ospedaliero di maternità applichi “Le dieci norme per il successo dell’allattamento”, contenute nella dichiarazione congiunta OMS/UNICEF- “L’allattamento: protezione, promozione e sostegno – L’importanza del ruolo dei servizi di maternità” (2);
  • attuato il Codice internazionale di commercializzazione dei surrogati del latte materno e le conseguenti Risoluzioni dell’Assemblea Mondiale della Sanità nella loro interezza; e
  • emanato un’appropriata legislazione che protegga il diritto all’allattamento delle donne lavoratrici e stabilito misure per la sua applicazione.

Ci rivolgiamo inoltre alle organizzazioni finché:

  • definiscano strategie d’intervento per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento, compreso il controllo globale e la valutazione della loro applicazione;
  • sostengano le analisi e le ricerche a livello nazionale e la elaborazione di obiettivi nazionali e di traguardi operativi;
  • coinvolgano e sostengano le autorità nazionali nella pianificazione, attuazione e verifica delle loro politiche di allattamento al seno.

La “Dichiarazione degli Innocenti” è stata stesa e adottata dai partecipanti all’Incontro OMS/UNICEF: “L’allattamento negli anni ’90: un’iniziativa globale”, con il patrocinio dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (A.I.D.) e dell’Autorità Svedese per lo Sviluppo Internazionale (S.I.D.A.) tenutosi presso lo Spedale degli Innocenti, Firenze, Italia, dal 30 Luglio al 1 Agosto 1990.

La Dichiarazione riflette il contenuto del documento originale di base dell’Incontro e le opinioni espresse in sessioni plenarie. Essa è rappresentativa del consenso generale emerso dall’Incontro ma non necessariamente le opinioni individuali di ogni singolo partecipante. 

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(1) Esclusivo allattamento significa che nessun altro alimento o liquido deve essere somministrato al neonato; il neonato dovrebbe essere nutrito frequentemente e senza orari rigidi.

(2) Organizzazione Mondiale della Sanità, Ginevra, 1989.