Cari Colleghi,

vi scriviamo a nome di cinque Organizzazioni (BFHI Network, IBFAN, ILCA, LLLI, WABA), che si sono riunite per fornire un feedback all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e al Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) in seguito alle modifiche da loro proposte all’Iniziativa mondiale Ospedale Amico dei Bambini (Baby-Friendly Hospital Initiative – BFHI).

Vogliamo assicurarci che tutte le parti interessate delle nostre reti siano informate sui cambiamenti che OMS e UNICEF hanno proposto, sulle preoccupazioni che abbiamo espresso e sulle modifiche che abbiamo formulato alle loro proposte. Siamo contente di riferirvi che OMS e UNICEF hanno già accolto alcune delle nostre proposte di modifica.

Cronistoria

L’11 ottobre scorso OMS e UNICEF hanno pubblicato la bozza della Guida operativa BFHI riveduta dal titolo “Protection, promotion, and support of breastfeeding in facilities providing maternity and newborn services: The revised Baby-friendly Hospital Initiative 2017.” (“Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento in strutture che offrono servizi di maternità e per neonati: l’Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini rivista nel 2017”).

Questo documento è stato messo a disposizione dei commenti del pubblico per due settimane e più di 300 persone e organizzazioni hanno fornito un feedback durante questo breve periodo. In base alle preoccupazioni generali  espresse da più parti sull’entità delle modifiche proposte e sui tempi estremamente brevi concessi per leggere la bozza e fornire un feedback, OMS e UNICEF hanno deciso di rinviare la pubblicazione della bozza della Guida operativa BFHI per permettere ulteriori consultazioni con le nostre cinque organizzazioni che si occupano di allattamento. Da allora, le nostre organizzazioni hanno formato un gruppo di lavoro, sviluppato un elenco di 10 aree di criticità, e lavorato a stretto contatto per fornire un feedback consolidato e costruttivo a OMS e UNICEF sulle modifiche proposte.

Siamo felici di comunicarvi che sono stati fatti dei progressi nell’accogliere le nostre preoccupazioni.

Aree di criticità che persistono

Il nostro gruppo di lavoro è d’accordo con OMS e UNICEF sul fatto che la BFHI andrebbe aggiornata e rivitalizzata e che dovrebbe includere elementi ad ampio raggio e di comprovata evidenza scientifica per guidare in modo più efficace l’applicazione sicura delle pratiche. Anche se il nostro gruppo non è stato incluso in tutte le discussioni in corso, le ultime informazioni suggeriscono che alcune questioni preoccupanti perdurano:

  1. La bozza della Guida operativa del 2017 parla ancora dello sviluppo di criteri nazionali. Include ancora gli standard globali, ma solo come base per gli standard nazionali. Anche se una parte della nostra raccomandazione (mantenere standard globali forti) è stata accolta, continuiamo a ritenere che questo approccio porti ad una variabilità troppo ampia di pratiche e a standard non coerenti a livello mondiale, minando di fatto il senso degli indicatori globali. Gli standard globali sono alla base della BFHI e sono essenziali per monitorare lo sforzo mondiale per migliorare i tassi di allattamento. Per raggiungere gli standard internazionali di buone pratiche, è essenziale avere dei modelli di corsi di formazione standardizzati, che già esistono in gran parte, e che potrebbero richiedere soltanto piccoli adattamenti per questa revisione della BFHI.
  2. La bozza sostiene il riconoscimento di “Ospedale Amico” come strategia-chiave per migliorare l’assistenza materno-infantile, ma il riconoscimento continua ad essere una componente facoltativa. Riteniamo che un riconoscimento “optional” indebolisca una delle strategie più efficaci utilizzate per ottenere miglioramenti sostenibili nella qualità dell’assistenza materno-infantile e nei tassi di allattamento, come evidenziato dalla ricerca e dalla buona riuscita dell’iniziativa in molti paesi.
  3. Una comunicazione recente di OMS e UNICEF indica un accordo sul fatto che la struttura, la numerazione e i temi di ognuno dei Dieci Passi originali verranno mantenuti. Verranno apportate modifiche alla descrizione e all’interpretazione di diversi Passi. La maggior parte delle modifiche rappresenta un miglioramento e riflette le prove di efficacia attuali. Noi sosteniamo questa azione che permette ai Dieci Passi di evolvere con la ricerca. Tuttavia, la definizione proposta per il Passo 9 rimane una criticità.
  4. Le modifiche proposte ai Dieci Passi si basano su una revisione della letteratura di 136 pagine pubblicata dall’OMS il 3 novembre u.s. – dopo il periodo per commenti pubblici – dal titolo molto simile: “Protecting, promoting and supporting breastfeeding in facilities providing maternity and newborn services.” (“Proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento in strutture che offrono servizi di maternità e per neonati.”). Mentre sono stati presi in considerazione ognuno dei Passi in maniera singola, la revisione non ha affrontato l’efficacia del programma BFHI nel suo complesso, che solitamente rappresenta una componente chiave della valutazione complessiva di un programma. Il protocollo GRADE utilizzato per creare questo documento, ha preso in considerazione i trials randomizzati controllati (Randomized Controlled Trials – RCTs) come prova utile. Un corpus significativo di ricerche non è stato esaminato, il che non significa una mancanza di prove oppure prove negative. Questo approccio ha portato alla proposta iniziale di eliminare il Passo 9, che attualmente risulta re-inserito, sebbene non metta ancora in guardia sui rischi associati all’uso di biberon e tettarelle. Mentre il processo dell’OMS per la valutazione delle prove di efficacia per argomenti specifici può essere rigoroso ed appropriato per indagare su questioni ben definite e quantificabili come quelle che si incontrano tipicamente in ambiti medici, non è il metodo più adatto per esaminare le prove di efficacia che riguardano le complessità socio-culturali ed etiche della BFHI. Questo metodo non è riuscito a rappresentare la realtà delle persone che lavorano nell’ambito della BFHI e che in questo ambito hanno fatto ricerca negli ultimi 30 anni. Sembra che ci siano altri tipi di protocolli utilizzati dall’OMS, come quello per il documento di recente pubblicazione “Intrapartum Care for Positive Childbirth Experience” (“Assistenza al travaglio/parto per un’esperienza positiva della nascita”), che esamina tutti i tipi di ricerca quantitativa, come per esempio gli studi osservazionali, e non si limita agli RCTs.
  5. Le modifiche proposte rischiano di attenuare e interrompere gli sforzi efficaci e produttivi portati avanti per la BFHI in tutti gli angoli del mondo.

Cosa abbiamo fatto

Il nostro gruppo ha inviato numerose lettere e documenti a OMS e UNICEF e ha avuto molte discussioni con i rappresentanti di queste Organizzazioni. Abbiamo anche inviato un dettagliato memorandum ai rappresentanti degli Stati Membri del Comitato Esecutivo dell’Assemblea Mondiale della Sanità (World Health Assembly – WHA) prima della loro riunione di gennaio a Ginevra. Alcuni nostri rappresentanti presenti all’incontro si sono incontrati faccia a faccia con i rappresentanti della WHA, i leader dell’OMS e dell’UNICEF per esprimere le nostre preoccupazioni.

Sembra che OMS e UNICEF, basandosi su una valutazione delle prove e delle informazioni fornite dal gruppo, abbiano apportato modifiche sostanziali alla bozza iniziale proposta, compreso l’aver mantenuto la struttura, la numerazione e i temi di ognuno dei Dieci Passi originali. Tuttavia, permangono notevoli distanze fra il nostro pensiero e quello di OMS e UNICEF.

Continuiamo a premere per posticipare la pubblicazione della Guida operativa proposta, al fine di concedere ulteriore tempo, scambi di idee e miglioramenti. Il piano originale di OMS e UNICEF prevedeva di lanciare le nuove linee guida a novembre 2017. Secondo una comunicazione recente, una nuova data di pubblicazione potrebbe essere a fine marzo 2018.

Cosa potete fare

Se sostenete una continua e comprensiva revisione globale di questi temi incentrata su ciò che è meglio per madri e bambini, è fondamentale far sentire le vostre preoccupazioni in tempi brevi all’OMS (nutrition@who.int), all’UNICEF (nutrition@unicef.org) ed ai vostri rappresentanti WHA.

A maggio prossimo, alla riunione della WHA, la bozza della Guida Operativa potrebbe essere messa in agenda come uno degli argomenti di discussione degli Stati Membri. L’elenco dei delegati WHA del 2017 si trova qui e può essere utile per identificare e ritrovare i propri delegati.

Potreste voler sottolineare alcuni o tutti i seguenti punti e raccomandazioni che continuiamo a promuovere nelle nostre discussioni:

  1. Mantenere i materiali globali: le linee guida, i criteri globali, strumenti snelli di monitoraggio, di valutazione e di assegnazione di punteggio.
  2. Mantenere modelli di corsi di formazione standardizzati, che si possono utilizzare o adattare a livello globale.
  3. Mantenere il riconoscimento basato su valutazioni esterne, comprensive di interviste alle madri, condotte da persone appositamente formate, come parte del processo.
  4. Accogliere l’indicazione espressa da parte di OMS e di UNICEF che verranno mantenuti i livelli minimi che gli ospedali devono raggiungere all’attuale standard dell’80%.
  5. Accogliere l’indicazione espressa da parte di OMS e UNICEF che verranno mantenuti la struttura, la numerazione e i temi di ognuno dei Dieci Passi originali.
  6. Accogliere l’indicazione espressa che il Codice Internazionale ed il monitoraggio facciano parte integrante del Passo 1 sulle politiche dell’alimentazione dei neonati e dei bambini.
  7. Spingere affinché il Passo 9, re-introdotto, chiarisca la responsabilità della struttura nell’assicurare un utilizzo minimo di biberon, tettarelle e ciucci. Inserire indicazioni sui rischi e sull’opportunità di utilizzarli solo su indicazione medica oppure dopo un consenso informato dei genitori.
  8. Mantenere le pratiche di travaglio/parto sicure e rispettose come componente della BFHI.
  9. Privilegiare un linguaggio di empowerment, che rende le donne e le famiglie protagoniste, in tutta la Guida Operativa.
  10. Mantenere il focus della BFHI sui neonati sani. Adottare una serie distinta di standard relativi al supporto dell’allattamento per neonati pretermine e malati, come nella Néo BFHI, l’iniziativa per i reparti di patologia neonatale e terapia intensiva sviluppata inizialmente dal Gruppo di Lavoro Nordico e del Québec.
  11. Includere una discussione sulle questioni etiche relative alla svolgimento di studi randomizzati su temi che riguardano l’alimentazione dei neonati e dei bambini, compresi quelli specifici sull’allattamento.
  12. Includere una discussione approfondita sull’interrelazione tra ciascuno dei 10 Passi e su come essi agiscono in sinergia per formare un intervento completo di sostegno all’allattamento.

Apprezziamo l’opportunità dello scambio di idee con OMS e con UNICEF in questo passaggio importante e ci auguriamo di proseguire questo lavoro in modo aperto e trasparente. Insieme, possiamo rafforzare le fondamenta che supportano l’allattamento in tutto il mondo.

Grazie del vostro sostegno,

Trish MacEnroe
Coordinator Baby-Friendly Hospital Initiative Network of Industrialized Nations, Central and Eastern European Nations and Independent States (BFHI Network)

Elisabeth Sterken
Co-chair IBFAN Global Council
International Baby Food Action Network (IBFAN)

Michele Griswold
President International Lactation Consultant Association (ILCA)

Ann Calandro
Chair La Leche League International (LLLI)

Felicity Savage
Chairperson World Alliance for Breastfeeding Action (WABA)

 

Traduzione autorizzata del testo originale in inglese: “Discussions with the WHO and UNICEF Regarding the Future of the Global Baby-Friendly Hospital Initiative”. Traduzione a cura di Elise Chapin.

>> Clicca qui per scaricare la lettera modello da inviare all’OMS e all’UNICEF

Il testo è disponibile nelle seguenti lingue:

 

>> Clicca qui per scaricare il file della lettera in word