“Il latte di mamma non si scorda mai”
CONVEGNO
Presso SALONE ESTENSE
Comune di Lugo (RA) – Piazza Martiri
SABATO 2 OTTOBRE 2010 ORE 14.15
Il personale dell’Unità Operativa di Ostetricia di Lugo, da sempre attento alla questione della promozione dell’allattamento materno, ha pensato di fornire un ulteriore strumento alla popolazione che usufruisce dei suoi servizi.
Nell’ambito di una cultura che penalizza fortemente la donna, soprattutto nel suo ruolo di madre, si è ritenuto importante incentivare l’allattamento al seno come meraviglioso strumento di nutrimento, relazione, comunicazione, contatto, conoscenza, a
costo zero e impatto ambientale nullo.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche Per La Famiglia e Pari opportunità del Comune di Lugo e dal Centro Per Le Famiglie dei Comuni della Bassa Romagna nell’ambito delle attività a sostegno della genitorialità.
IL CONVEGNO È GRATUITO E RIVOLTO A TUTTA LA CITTADINANZA:
donne in gravidanza, mamme che stanno allattando, ragazze e donne interessate all’argomento, nonne, mariti, fidanzati, tutti coloro che hanno dei dubbi sull’argomento e chi non si è mai nemmeno posto il problema; il corso è aperto anche a tutto il personale
sanitario interessato all’argomento.
RESOCONTO:
Questo è un convegno aperto a tutta la cittadinanza (uomini, nonne e ragazze compresi), gratuito, organizzato da me in quanto membro dell’equipe del mio reparto di Ostetricia di Lugo, con il Patrocinio del Comune di Lugo, dell’Assessorato per la Famiglia e le pari opportunità e del Collegio delle Ostetriche della Provincia di Ravenna.
Era predisposto anche un angolo allattamento e alla fine, oltre all’attestato di partecipazione, era fornita una cartellina con questo materiale all’interno: un foglio di bibliografia sull’allattamento materno, un depliant sull’alimentazione in gravidanza studiato dal nostro reparto e tutte le possibilità “aggiunte” per le mamme all’interno del comune, cioè parcheggi rosa, la stanza delle coccole allestita all’ipermercato e in biblioteca, il progetto Nati per leggere, etc etc.
All’interno del convegno nelle varie relazioni si è parlato a più riprese dell’Ospedale Amico del Bambino e dei 10 passi per l’allattamento. I relatori erano tutti dipendenti del nostro reparto e del consultorio.
Vorrei sottolineare che tutto questo è stato fatto dal personale in modo TOTALMENTE GRATUITO, compreso tutte le varie riunioni che sono precedute in ambito comunale per far capire e per organizzare l’evento.
Ciao!!!!!
Paola
ecco il mio resoconto, un po’ fuori dal coro, del convegno di lugo, al quale sono andata con silvia, la mia cucciolina che ora ha 13 mesi, felicemente allattata al seno!
appena arrivate, nel cortile della rocca, ci hanno accolto le commesse dei
negozi che sponsorizzavano l’evento e le dott.sse delle farmacie lughesi,
anch’esse sponsor, dandomi una cartellina che conteneva il programma della conferenza, gli opuscoli che danno in ospedale sull’allattamento, e quelli
relativi al progetto “nati per leggere”, dicendomi di passare durante il
coffee break per ricevere un “simaptico omaggio”.
una volta entrata nella sala sono andata subito a vedere “l’angolo per
l’allattamento e il cambio pannolini”: in pratica gli sponsor hanno curato
l’allestimento di un “separè” (si scrive così?) in cui c’erano una poltrona a dondolo, un poggiapiedi, un cassettone con fasciatoio,
pannolini ecologici e salviette (Humana), nonchè 2 mobiletti su cui era
poggiato materiale “informativo” e pubblicitario. e qui ho notato la prima cosa che mi ha fatto storcere il naso: il materiale in questione consisteva in campioncini di una crema per le ragadi, paracapezzoli e lanolina Medela e lo stesso volantino
riportato ne “il codice violato 2008”, pubblicazione dell’ibfan, ossia il prodotto omeopatico per favorire la lattazione….
i relatori sono stati molto “istituzionali”, parlando in generale dei
benefici dell’allattamento e l’iniziativa BFHI, auspicando che l’ospedale di Lugo intraprenda la strada per acquisire la qualifica; bravissima è stata la puericultrice dell’ospedale, che ha chiaramento detto che avere il latte non è una “fortuna”, che bisogna allattare a richiesta e che i bambini non si viziano a stare in braccio e nel lettone, ma ne hanno proprio bisogno, oltre a spiegare con un taglio molto pratico e concreto come si inizia l’allattamento (c’erano molte donne in attesa…).
una volta a casa ho aperto e osservato attentamente il contenuto del “simpatico omaggio” e … mi sono cadute le braccia;
la bustina contiene:
1) un bavaglino,
2) un opuscolo con la serie di incontri a tema su gravidanza, allattamento
e puericultura che organizza uno degli sponsor;
3) un buono sconto da utilizzare presso un altro degli sponsor;
4) una coppia di coppette assorbilatte usa e getta;
5) UNA BOTTIGLIETTA DA 250ML DI ACQUA “AMOROSA” HUMANA;
6) UNA CONFEZIONE DA 200G DI TISANA PER LA MAMMA “MAM-TEA” DI HUMANA;
7) UN DEPLIANT PUBBLICITARIO DELLE TISANE HUMANA PER LA MAMMA E PER IL BAMBINO.
ebbene, oltre al fatto che, come dice Paola Negri in “tutte le mamme hanno il
latte”, il nome stesso dell’Humana è una violazione, e alla circostanza
che pubblicizzare integratori e tisane dalle presunte qualità galattologhe
può minare la fiducia delle mamme nella propria capacità di allattare, il
depliant sulle tisane contenuto nella busta omeggio rappresenta una
smaccata violazione del codice sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, redatto dall’UNICEF (il che è paradossale e tristissimo, se si
pensa al fatto che lo stesso è stato distribuito durante un’iniziativa
organizzata nell’ambito della settimana per l’allattamento, proprio mentre
chi parlava al microfono si augurava il pieno rispetto del codice e la
qualifica BFHI per l’ospedale di lugo!!!): all’interno del depliant è infatti contenuta una palese pubblicità delle formule artificiali (si legge “la continua ricerca degli ingredianti migliori … ci hanno consentito di raggiungere il primato di azienda leader nei latti per l’infanzia” …), nonchè l’invito a somministrare al bambino le tisane dal primo giorno di vita (si legge “quando il latte materno, il latte formulato o la dieta giornaliera non sono sufficienti ad integrare la richiesta di liquidi o nei casi in cui è opportuna una maggiore idratazione:se il bambino ha sete, se suda molto, se vive in un ambiente caldo e secco, se è raffreddato o ha febbre, se ha lievi disturbi intestinali”), per poi descrivere le proprietà di ogni singola tisana: galattologhe, favorenti il rilassamento psicofisico e il “buon riposo” (sic!) del bambino, rinforzanti le difese immunitarie naturali …
quando è ormai notorio che per favorire la lattazione bisogna proprio EVITARE di somministrare altro al bambino che non sia latte materno, sia perchè quest’ultimo è perfettamente in grado di soddisfare totalmente la “richiesta di liquidi” del bambino (quando fa + caldo, il bambino richiederà il seno + spesso x assumere + liquidi e si adeguerà di conseguenza la produzione di latte), sia perchè soprattutto nelle prime settimane dare biberon o tettarelle o ciucci può generare confusione nel poppare e portare difficoltà per un corretto attacco al seno…
ed è altrettanto notorio che non è ilcaso di dare nessuna tisana per “il buon riposo”, per i motivi appena descritti e perchè i risvegli notturni nei primi ANNI (non mesi) di vita sono assolutamente fisiologici, anzi sono un meccanismo di protezione dell’organismo (anche contro il rischio sids) e sono proprio le poppate notturne che favoriscono una maggiore produzione di latte e un miglior sviluppo neurologico del bambino (di notte i livelli di prolattina sono + alti…); è così che la natura ha previsto che andassero le cose, la stanchezza mortale delle mamme x i bambini che non dormono è dovuta al concetto (assolutamente immotivato e artificioso) che il bambino debba “abituarsi” (che brutta parola!) fin da subito a dormire da solo; il che comporta che il bambino piange, la mamma si deve alzare, andare in un’altra stanza (non voglio nemmeno pensare a chi applica il metodo “fate la nanna” e cmq non dorme rimanendo inerme ad ascoltare piangere sconsolato il proprio bimbo…), svegliarsi completamente, così come il bambino e fare una fatica boia a riaddormentare lui e se stessa; e poi è dovuto anche all’allattamento artificiale: se è vero (ma non in tutti i casi) che i bambini allattati artificialmente dormono di +, è altrettanto vero che quel risveglio notturno che possono avere rappresenta una fatica immane x la mamma (che spesso delega l’ingrato compito al papà…), visto che, non allattando, non ha quella regolazione dei cicli di sonno in sincrono col bambino che si ha quando si allatta e che permette di affrontare i risvegli notturni senza stanchezza …
tutto questo “papiello” per esprimere, da un lato, l’apprezzamento nei confronti dei relatori, soprattutto le ostetriche e le puericultrici, che hanno chiarito tanti concetti chiave sull’allattamento e sul suo corretto avvio, ma dall’altro lato, un po’ di tristezza per la condotta degli sponsor, che mi hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca.
mi piacerebbe sapere dagli organizzatori, che ho visto che hanno scritto qui, se veramente c’era così bisogno degli sponsor, atteso che il convegno è stato organizzato in una sala comunale e tutti i relatori hanno partecipato a titolo gratuito. non penso che l’angolo allattamento e cambio pannolini e la merenda offerta a metà convegno fossero così fondamentali da abbisognare di uno sponsor…
quanto al “simpatico omaggio” ho già espresso il mio parere e chiedo agli organizzatori se fossero stati informati sul contenuto dell’omaggio e sui profili di violazione al codice che rappresentavano gli oggetti in esso contenuti…
scusate la lungaggine!
ciao a tutti!
giulia
Carissima,
sono estremamente dispiaciuta nel leggere questo resoconto.
Io sono colei che ha dato il via e che ha cercato di condurre al meglio la gestione di questo convegno e, se tanto non è andato bene, me ne prendo certamente la responsabilità.
Mi permetto però di spiegare almeno in parte tutto ciò che di negativo hai visto:
prima di tutto io sono una ostetrica e non mi so muovere nel modo più assoluto nel campo diplomatico-burocratico-politico; semplicemente la mia era un’idea nata per la pura voglia di aiutare le donne senza alcuna altra intenzione
secondo, anche se sembra banale o una scusa, non è semplice organizzare un’evento di questo tipo per la prima volta, da sola e senza alcuna conoscenza di come ci si deve muovere, e tante cose sono sfuggite certamente per inesperienza e buona fede
terzo credavamo di fare una cosa gradita nell’offrire un corso con un angolo allattamento, la merenda, in un luogo centrale e gradevole, proprio per testimoniare la nostra attenzione alle donne verso cui era rivolto; è stato prodotto anche un volantino che poi è stato distribuito nel territorio. Tutto questo costa dei soldi (sala compresa, perchè il comune ce l’ha concessa come sponsorizzazione); ribadisco che tutte noi abbiamo partecipato in forma assolutamente gratuita e non riconosciuta nemmeno dalla Ausl, sia per quanto riguarda la preparazione (che è partita da marzo) che il corso stesso, e davvero mi chiedo in quanti altri posti si può trovare un gruppo di professionisti che di smonto notte o nel loro giorno di riposo spendono mattinate intere in comune per vedere di organizzare un corso gratuito per la popolazione.
In tutta onestà io non avevo chiesto di partecipare come iniziativa alla settimana dell’allattamento, perchè mi ero accorta che non saremmo rientrate nei parametri richiesti, ma altre persone hanno pensato che comunque andasse menzionata e mi è stato chiesto da loro.
Spero tanto che la prossima volta che e se organizziamo un altro corso del genere abbiamo una tale esperienza e una tale larghezza di mezzi e forze da evitare i disguidi da te debitamente elencati, ma certamente non lo posso assicurare, perchè le persone che sono disposte a impegnare il loro tempo in questo modo sono rarissime e lavorare da soli porta a commettere certamente più errori e inesattezze.
Se hai consigli o indicazioni da rivolgerci sei perennemente la benvenuta.
Paola
Sono Annalisa Paini, colei che aggiorna per il MAMI questa sezione, e anche colei che – confermo – ha chiesto a Paola i dettagli della sua SAM da inserire.
Questo mio commento non è stato condiviso prima con gli altri membri del comitato di gestione, è a titolo personale, anche se ovviamente non posso prescindere dal far parte di tale comitato e conosco i retroscena di questo inserimento.
A Paola voglio dire che non senta questo commento come un processo, né all’evento da lei organizzato, né, soprattutto, alla sua persona. Anche se non ho avuto il piacere di conoscerti di persona, Paola, della tua buona fede e del tuo impegno non ho alcun dubbio e so per certo che quello che è accaduto nella tua città non è un caso unico né raro: nel passato ho partecipato a eventi nella prima settimana di ottobre sponsorizzati da produttori di biberon, e immagino che anche quest’anno, da qualche parte, qualche sponsor si sia infilato in qualche evento – solo che a noi non è stato comunicato.
Credo che questa sia una buona, ottima occasione perché si parli di un tema difficile come l’organizzazione di qualcosa di “grande” riuscendo a far arrivare i messaggi giusti, coerenti, e saltandoci fuori con tutti quegli aspetti – anche economici – che fanno parte della realtà, una realtà in cui ci si deve guardare da chi si approfitta della situazione, in cui ci sono altri che “ignorano” e in cui le istituzioni tagliano anche l’indispensabile, figurati se finanziano il “superfluo”.
Vorrei che chi manda i resoconti magari condividesse anche questi aspetti: quali spese si sono dovute sostenere, e in che modo si è riusciti ad affrontarle.
In un clima di condivisione, perché questo blog è nato proprio perché le persone con passione come Paola – e anche come Giulia – possano arricchirsi a vicenda, trarre idee per il futuro, imparare anche dagli errori, i propri e quelli altrui. Io ho imparato tanto dai resoconti delle vecchie SAM!!!!
Non ci sono premi in palio – né “punizioni”, tantomeno “buoni” e “cattivi”, non vorrei proprio che passasse questo, ma uno scambio di esperienze buone per tutti.
Annalisa
ciao paola,
sono Linda, una mamma di Faenza, vorrei fare una considerazione sulle segnalazioni di Giulia e sul tuo intervento…
Parto dalla ns esperienza a Faenza, un’iniziativa senza sponsor, spontanea e dal basso: questa estate mi è venuto lo “sghiribizzo” di scrivere una lettera alla Ausl e prima di spedirla l’ho fatta leggere ad altre mamme al parco…Da lì è partita una raccolta di firme (140 finora) per chiedere l’adesione dei tre punti nascita della provincia al BFHI a Faenza. Per presentare le firme abbiamo poi organizzato un incontro pubblico sul BFHI a Faenza, la mattina del 2 ottobre… a spese nostre e con colletta facoltativa di chi partecipava. Ovviamente abbiamo risparmiato su tutto, genitori volontari hanno curato la parte grafica, tecnica…i relatori sono venuti gratuitamente… è venuto fuori un convegno molto “casareccio” con volantini piuttosto…sbiaditi…:O)
Vorrei dirti che è vero, hai ragione, preparare un incontro pubblico è una fatica micidiale, capisco benissimo quel che dici, ci si scontra con mille interessi e inghippi burocratici, equilibri da rispettare e non utlimo spese da sostenere…io che sono disorganizzata per natura e del tutto inesperta, credo di avere sfiorato più volte l’isteria nel mese di settembre…e più volte ho pensato “MAI PIU’!!!!!!!”
Voi ostetriche di Lugo siete impareggiabili (arrivano fino a faenza le voci sulle “mitiche” ostetriche di Lugo) quindi direi…per carità, non mollate!!!!!!!!!!!! se mettiamo insieme le forze la fatica sarà minore… credo che anche a Lugo ci saranno tante mamme interessate a sostenere e organizzare insieme a voi incontri e iniziative così belle…è bello coinvolgere le mamme non solo come pubblico ma anche come organizzatrici, e reperire risorse spontanee e volontarie dal territorio…senza il bisogno di ricorrere agli sponsor commerciali.
Quì aFaenza l’abbiamo fatto, e si può rifare!!
E per la prox volta, per la prox SAM…noi mamme di Faenza ci siamo a far qualcosa insieme a voi!
Linda
grazie mille Linda per la tua disponibilità, sicuramente per una “prossima volta” terrò certamente in considerazione l’idea!!!
La presenza di mamme motivate è di incredibile supporto per il nostro lavoro!!!!!
Se hai piacere, gradirei molto avere modo di poterti contattare in futuro per qualsiasi cosa ci venga voglia di organizzare o per decidere insieme alcune proposte….
Ciao
Paola
cara paola,
condivido in pieno quanto avete detto tu, annalisa e linda e non voglio che tu intenda il mio resoconto come un atto di accusa nei tuoi confronti,: magari tutte le mamme che partoriscono nei presidi ospedalieri italiani avessero a disposizione persone come te!
sono assolutamente convinta della tua buona fede e delle difficoltà cui si va incontro nell’organizzare questi eventi e se non risulta abbastanza chiaro nel mio intervento, lo ribadisco qui: quello che si è detto durante il convegno mi è piaciuto moltissimo, e devo dire che sono state chiarite tante cose che oggi non sono + assolutamente scontate, come appunto il co-sleeping e l’esclusività dell’allattamento (tante volte ho sentito di pediatri che prescrivono gocce e goccine x la nanna o che rimproverano le mamme x aver “attaccato troppo spesso” il bimbo al seno, … giuro che ci sono stati questi casi!!!).
indubbiamente mi ha fatto male vedere, mentre parlavate al microfono, le mamme panciute che aprivano il depliant delle tisane e dicevano ai papà “ah, guarda qui, buono a sapersi!” e penso che se fossi stata in platea, saresti rimasta dispiaciuta anche tu!
per cui, ribadisco quanto ha detto linda (vero e proprio spirito della conferenza di faenza di quello stesso giorno, io ho dato un contributo veramente misero a quell’evento, leggendo, con silvia che tentava in tutti i modi di strapparmi di mano il foglio :-))) la lettera rivolta alle autorità!): quella mattina a faenza eravamo tutte affannate, con i bimbi che gattonavano dappertutto e paciugavano per terra (e poi alla fine i + grandi hanno anche parlato al microfono!), con le mamme che stendevano in terra un telo nel bagno per cambiarli e che li allattavano sulle sedie del pubblico, che si alternavano al microfono per presentare i relatori, ma proprio per questo eravamo VERE, AUTENTICHE E INNAMORATE DEI NOSTRI BIMBI, come lo siete sicuramente tutte voi del reparto ostetricia di lugo! e quella autenticità è passata al pubblico, che ha apprezzato tutto!
per cui, spero che la nostra conoscenza “virtuale” diventi presto una conoscenza reale, per organizzare tante cose insieme, senza sponsor, solo con le nostre forze: si può fare, siamo in tanti, tutti motivati!
un bacione e complimenti per tutto quello che fai: grazie e nome di tutte le mamme e i bambini!
giulia
Ciao Giulia,
innanzi tutto grazie per queste tue parole di spegazione ulteriore e anche di apprezzamento; non posso negare di aver avuto un bel contraccolpo leggendo le tue parole all’iniziativa. Per come l’ho vissuta io è stata una bellissima esperienza, che non mi sarei mai aspettata, sia per i contenuti che per la partecipazione; evidentemente però la mia “ansia da prestazione” in qualità di organizzatrice e relatrice mi ha fatto un po’ chiudere gli occhi sugli aspetti che hai sottolineato tu.
Trovare la giusta misura, l’idea brillante e contemporaneamente avere sott’occhio tutte le possibili variabili e implicazioni di un’azione non è semplice. Questo però non giustifica assolutamente, e adesso, a mente più fredda, voglio ringraziarti di cuore per quello che hai avuto il coraggio di sottolineare, perchè la verità per quanto possa far un po’ male è sempre necessaria per migliorare, per “aggiustare il tiro”, per fare anche qualche passo indietro. E un punto di vista nuovo, diverso, aiuta sempre ad “inquadrare” meglio la situazione.
Se ti devo dire la verità l’idea di coinvolgere le mamme non mi era nemmeno passata per l’anticamera del cervello, perchè purtroppo il mio lavoro è settoriale e io posso incontrare le mamme solo nei primi 2 giorni dalla nascita, poi non le vedo più e non ho la possibilità di avere rimandi a distanza di mesi o anni sulla gestione del loro allattamento, così come sul vissuto del loro parto. Per cui non ho più contatti con nessuna, se non in occasione di un successivo parto!!
Questo è un grosso handicap dell’organizzazione, perchè avere rimandi a distanza di tempo è certamente il metro migliore con cui giudicare il proprio operato e da cui trarre spunti di riflessione e di cambiamento.
Per cui ti dico che se c’è qualche mamma che ha voglia, tempo, passione per l’argomento è assolutamente benvenuta!! Pensa che per distribuire più in fretta i volantini ho convinto le mie colleghe che personalmente sono andate nei loro paesi ad affiggerli o a portarli nei vari posti (coop, comune, farmacie…)!!!
Ti dico anche che a breve mi dovrò incontrare con l’assessore di Lugo per le Pari Opportunità per fare il punto della situazione e vedere cosa possiamo fare insieme proprio a riguardo dell’allattamento e al nostro territorio, e ho già un bel malloppo di fogli stampati da internet con tutte le iniziative a favore dell’allattamento che sono state avviate in tanti comuni e province d’Italia, così da avere qualche spunto di base!!!
Se hai voglia di contattarmi sarò assolutamente felice di comunicare all’assessore la tua disponibilità e quella di qualsiasi altra mamma voglia mettersi in gioco per organizzare, pensare, migliorare…. oppure anche solo dare una piccola mano; ogni persona è sempre una risorsa meravigliosa da cui poter attingere!!!!
Ciao e grazie ancora…. non si finisce mai di imparare!!!!
Paola
cara paola,
come ti spiegherà meglio linda, lei ha già avuto contatti e riscontri dal dierettore sanitario della asl di ravenna (quindi anche di lugo!) x far iniziare all’ospedale di faenza il percorso x diventare BFHI (secondo me, tra l’altro, l’ospedale di lugo è ancora + avanti di quello di faenza x iniziare questo percorso, e infatti l’auspicio del direttore è quello di far acquisire la qualifica a tutti e 3 gli ospedali). e noi mamme dovremmo incontrarci a fine mese x fare il punto della situazione. se ci dai la tua mail ti comunichiamo giorno e ora del nostro incontro e magari ti mandiamo del materiale, al quale ci farebbe molto piacere che partecipassi, in modo da poter allargare l’iniziativa anche su lugo: in pratica il bellissimo sogno di linda, che si sta adoperando meravigliosamente, è quello di farci fare dei corsi di formazione e istituire una figura di mamma volontaria, opportunamente formata, x dare sostegno alle altre mamme e affiancare voi operatori in ospedale e fuori.
dai, ci conosceremo presto!
un bacione,
giulia
la mia mail è paolaghetti@interfree.it
sarei felicissima di partecipare al vostro incontro. aspetto vostre notizie.
ciao a presto Paola