Care organizzatrici,
ci sono giunte richieste di chiarimenti in merito a se e quali sponsor accettare per l’organizzazione del flash mob, e come MAMI e Casa delle Mamme abbiamo stilato questo elenco di riflessioni.
La premessa è che ogni eventuale sponsor vada valutato pensando all’impatto che ha sulle mamme partecipanti e su chiunque entri in contatto con esso o col volantino che lo pubblicizza, quindi:
1) un primo messaggio è l’assenza di sponsor, che comunica che quando si ha a cuore un tema non è per forza necessario avere ingenti risorse per portarlo avanti. Un po’ di autofinanziamento, molta creatività e la ricerca e valorizzazione delle risorse umane disponibili possono dare ottimi risultati;
2) il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno va rispettato alla lettera e nello spirito, quindi NO a produttori e distributori di articoli coperti dal Codice (latti e alimenti per l’infanzia, biberon con annessi e connessi, e anche tiralatte). Quasi tutti i negozi di puericultura, anche non di catene che hanno proprie marche di tali articoli, sono distributori di biberon e tettarelle, quindi non sono sponsor adatti, e ricordiamo che anche le farmacie e parafarmacie, a meno che non siano certificate FAAM, sono distributori e quindi sponsor non adatti;
3) anche se chi si offre come sponsor non tratta articoli coperti dal Codice, valutiamone l’impatto sulla promozione dell’allattamento vs quella dell’alimentazione artificiale, e sulla salute di mamme e bambini e sostenibilità ambientale: esempi che noi non riteniamo idonei sono ad esempio produttori di alcolici, di cibi industriali (per adulti o comunque non per la prima infanzia), di oggetti (abbigliamento o gadget) che abbiano immagini di ciucci e biberon, o gadget con un alto impatto ambientale (es. palloncini volanti che non possano essere raccolti, o oggetti non differenziabili, ecc);
4) di altro genere sono invece gli sponsor istituzionali come gli Enti Locali, le ASL, o altre associazioni di servizi per la maternità o per la società, la cui presenza comunica invece che c’è un lavoro di rete: questi sono decisamente da preferire.
Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti, vi auguriamo buon lavoro!
MAMI e Casa delle Mamme
Riteniamo che la collaborazione con l’iniziativa “nascere a Roma”, di cui vi invio il sito internt non sia in contrasto con le indicazione che date.
http://www.nascerearoma.it
Cosa ne pensate?