Un’indagine descrittiva sulle modalità di alimentazione complementare in Italia e negli Stati Uniti e le implicazioni per lo sviluppo del bambino nei primi due anni di vita, condotta da Elsa Addessi, Amy T. Galloway, Francesca Bellagamba, Claire Farrow, Twila Wingrove, Barbara Caravale, Flavia Chiarotti, Hadley Brochu, Arianna Pierantozzi1, CNR, Appalachian State University, Sapienza Università di Roma, Aston University, Istituto Superiore di Sanità è stata pubblicata su Appetite
Questo lavoro è classificabile nella piramide delle prove utilizzata dal MAMI tra gli studi trasversali.
L’alimentazione complementare ha importanti implicazioni per il benessere fisico, cognitivo e socio-emotivo a lungo termine.
Negli ultimi anni, si sta assistendo alla diffusione della pratica dell’«alimentazione complementare a richiesta» (ACR, in Italia) o «svezzamento guidato dal bambino» («baby-led weaning» – BLW, nei Paesi anglofoni).
Entrambi gli approcci si basano sul fatto che sia il bambino a segnalare ai genitori il proprio interesse per il cibo e a consumarlo in modo autonomo, piuttosto che i genitori a imboccarlo con una quantità di cibo prestabilita. I risultati degli studi sugli esiti del BLW sono promettenti, ma ancora limitati quasi esclusivamente al Regno Unito e alla Nuova Zelanda.
E in Italia?
In Italia mancano ancora gli studi sugli esiti dell’ACR. Questa ricerca si è proposta di esaminare le modalità di alimentazione complementare nel primo anno di vita e di ottenere dati preliminari sugli esiti sullo sviluppo in un campione italiano e statunitense.
Tra i risultati e le conclusioni si nota come i bambini nutriti con gli stessi alimenti consumati dal resto della famiglia (family-food-feeding) siano stati allattati più a lungo, rispetto ai bambini imboccati dal caregiver (spoon feeding) o nutriti con alimenti in purea (purée-feeding)
Il progetto Longitudinale Spoon (Svezzamento e sviluPpOcOgNitivo) è attualmente in corso. L’obiettivo è di valutare sperimentalmente le implicazioni dell’alimentazione complementare sullo sviluppo cognitivo, motorio e linguistico nei primi due anni di vita.
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Classificazione dello studio*: Studio trasversale |
*Vedi “la piramide delle prove“