Riceviamo per conoscenza e con grande piacere pubblichiamo la lettera di un Pediatra alla Ministra della Salute e al Ministro della Famiglia. Ci piacerebbe che tanti operatori sanitari incoraggiassero i Ministeri a posizioni amiche di mamme e bambini.
Gent.ma Sig.ra Ministra della Salute e Preg.mo Sig. Ministro della Famiglia,
sono un pediatra, sono siciliano e lavoro in Veneto. Mi scuserete se scrivo queste poche righe e spero che nessuno le valuti offensive. Vorrei puntualizzare uno dei più importanti obiettivi di salute pubblica del millennio secondo l’OMS/WHO, cioè: l’allattamento materno. Sappiamo tutti che il rischio di mortalità e morbilità è molto più alto nei non allattati al seno, sappiamo tutti che la NEC (enterocolite necrotizzante) è soprattutto causata dal mancato allattamento materno, sappiamo tutti che le cellule staminali presenti nel latte materno non potranno mai essere inserite nei latti adattati ecc. ecc. (nel frattempo che ascoltiamo i benefici del latte materno, inventeranno il teletrasporto e le astronavi andranno a velocità di curvatura).
Come spesa di salute pubblica il capitolo più corposo è rappresentato dalle malattie croniche non trasmissibili proprio quelle prevenute dall’allattamento materno che è l’unico veramente efficace con buona pace di studi e contro studi sui vegliardi sardi (tutti allattati al seno ovviamente) e sulla dieta mediterranea (che quasi nessuno di loro segue).
Senza colpevolizzare le mamme, ma come potete vedere dalla foto allegata, una mamma con una tetraparesi che “cammina” solo carponi, con retrazioni tendinee permanenti alle estremità degli arti, che non articola per nulla bene il linguaggio ma che comprende bene ed è sempre solare e sorridente, ha partorito spontaneamente e sta allattando la sua piccola. Storia che ho verificato personalmente con gli occhi lucidi mentre l’aiutavo con un gruppo di amici al “trasloco” (mi sembra una stuoia, una pentola, un fornellino a legna ed una fascina di circa 3 kg di legna per il fuoco) verso un alloggio più decoroso.
Tutti sappiamo che ogni allattamento perso non potrà essere recuperato. Tutti sappiamo che ogni bambino a cui è mancato l’allattamento materno è mancato qualcosa di fondamentale per la sua vita. Tutti sappiamo ma dimentichiamo.
Tralascio di parlare delle enormi sacche di corruzione che si annida nei rapporti perversi fra ditte produttrici di latti/cibi per l’infanzia e tantissimi pediatri di tutto il mondo, italiani compresi.
L’obiettivo di salute pubblica dovrebbe essere di aumentare i tassi di allattamento ed invece con le disposizioni di legge che si intendono adottare non si fa altro che rischiare di abbassare i suddetti tassi quindi più malattie acute e croniche negli anni a venire, per sempre.
Cos’altro posso dire. Magari potete prevedere degli sgravi fiscali per chi si avvale delle prestazioni di consulenti professionali in allattamento o finanziare associazioni o gruppi di mamme che si occupano di allattamento materno. Si possono assumere più ostetriche opportunamente formate che seguano più strettamente e meglio le mamme nel puerperio. Si possono aumentare le banche del latte materno donato, a cui possano afferire ed attingere le mamme con temporanee o durature difficoltà in allattamento, un sistema cioè di autoaiuto fra mamma e mamma. Si possono “costringere” i pediatri quanto meno a non interferire con le buone pratiche in allattamento materno verificando periodicamente i tassi di allattamento dei propri assistiti. Si possono incentivare gli “ospedali amici dei bambini” secondo l’UNICEF/OMS ecc. ecc.
Tutto va bene, tranne ciò che fa perdere allattamenti al seno o ne fa diminuire la durata. Ogni singolo giorno in più di allattamento materno, ogni singola goccia in più di latte materno sono benvenuti.
Non riesco a capire che colpe hanno i neonati per essere trattati così.
Nello scusarmi per l’incomodo arrecato si porgono i più cordiali saluti
dott. massimo m. alosi