Programma Academy di Kraft-Plasmon: ribellarsi è giusto!

Ribellarsi è giusto! – Comunicato stampa

Questa è la citazione che ci è venuta subito alla mente leggendo l’invito stampa per il workshop istituzionale su “Alimentazione del bambino e dimensione sociale: la politica del fare” della Regione Lombardia, che si terrà il 2 luglio 2024 a Milano. Secondo l’invito, “i Giovani Pediatri in formazione si confrontano con Istituzioni, Società Scientifiche, Esperti e Aziende sulle reali esigenze alimentari dei più piccoli. In quest’ottica, centrale è il ruolo della Filiera agroalimentare italiana, l’unica in grado di promuovere il benessere e l’alimentazione in chiave di sostenibilità e offrire garanzie di trasparenza e sicurezza.”

Interverrà anche, ultimus inter pares, Luigi Cimmino Caserta, Responsabile dei Rapporti Istituzionali di Kraft Heinz per Plasmon. Questa è, infatti, la ditta che promuove il Programma Academy, all’interno del quale è prevista l’attuazione di un master in nutrizione neonatale che, dopo un inizio previsto nel 2017 presso le scuole di specializzazione in pediatria di Roma, Milano e Palermo, si ripropone di raggiungere tutte le 36 scuole di specializzazione del paese, per un totale di oltre 2000 specializzandi.

Senza entrare nel merito dei temi e degli argomenti che saranno dibattuti al workshop, ci preme sottolineare all’attenzione soprattutto degli specializzandi (e non solo di pediatria) che non possono affidare parte della loro formazione a Kraft-Plasmon. Equivarrebbe a mettere la volpe a guardia del pollaio. La missione delle scuole di specializzazione è proteggere e promuovere la salute. La missione di Kraft-Plasmon è vendere più prodotti per aumentare consumi e profitti. Le due missioni non sono conciliabili.

Invitiamo gli specializzandi in pediatria, accogliendo un appello pubblicato recentemente sul Lancet, a non partecipare al workshop e a non aderire a nessuna delle iniziative del Programma Academy di Kraft-Plasmon. Ribellarsi a iniziative di questo genere, e ai docenti che le sostengono, è giusto.