Il Mami, assieme ad altre associazioni, si rivolge in una lettera aperta al Comune di Milano in merito alla notizia che tutti i nuovi nati riceveranno un “pacco dono”, il cui contenuto è in fase di definizione ma che sarà determinato dall’intervento di sponsor privati. La preoccupazione è che intervengano sponsor produttori di alimenti per l’infanzia, biberon e tettarelle, in netto contrasto con il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno.
L’ASL di Milano è stata la prima in Italia a ricevere l’accreditamento UNICEF “Comunità Amica dei bambini”, questo dovrebbe portare un’attenzione ancora maggiore rispetto alle iniziative rivolte ai nuovi nati.
IBFAN e le altre associazioni firmatarie si mettono a disposizione del Comune di Milano per collaborare attivamente a delineare i dettagli di questa iniziativa.
Ecco la lettera integrale, a firma di:
ACP (Associazione Culturale Pediatri), AICPAM (Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno), CreAttivaMente Ostetriche, IBFAN Italia, La Leche League Italia, MAMI (Movimento Allattamento Materno Italiano), Il Melograno Centri Informazione Maternità e Nascita, MIPPE (Movimento Italiano Psicologia Perinatale).
LETTERA APERTA
Alla cortese attenzione di
Pierfrancesco Majorino
Assessore al Welfare, Milano
e p.c. a
Giuseppe Sala
Sindaco, Milano
Marco Bosio
Direttore Generale
ATS Città Metropolitana di Milano
Fiammetta Casali
Presidente
Comitato UNICEF Milano
Manuela D’Alessandro
Responsabile Programmi “Italia Amica”
UNICEF Italia
14 luglio 2016
Gentile Assessore Majorino,
Le associazioni scriventi vorrebbero che Lei prendesse in considerazione i commenti che seguono e che si riferiscono a una notizia apparsa sul Corriere della Sera del 1 luglio 2016.
Sembra che il Comune di Milano abbia intenzione di recapitare “un pacco dono di benvenuto con biberon, pannolini e latte in polvere nelle case di ogni bebè”. Si tratterebbe di “una misura a sostegno delle famiglie con un bambino appena nato e con Isee fino a 20 mila euro”, che andrà a regime nel 2017, con una fase sperimentale da settembre 2016. Il pacco dono sarà abbinato a una card con 150 euro al mese per 2 anni, da spendere presso una lista di negozi prestabilita o per pagare una tata selezionata dal Comune. L’articolo del Corriere della Sera aggiunge che, “se la card per neo-mamme e neo-papà sarà legata al reddito, non ci sono barriere per il «pacco dono di benvenuto» che il Comune invierà ad ogni neonato a partire da gennaio 2017. In questo caso Palazzo Marino si affiderà a sponsor privati per dare un primo aiuto con una scorta di pannolini, latte, omogeneizzati, biberon e altri prodotti per l’infanzia.”.
Non vogliamo discutere il senso politico dell’iniziativa, anche se abbiamo dei dubbi sull’approccio, che consideriamo più di carattere caritativo che di giustizia sociale.
Sinceramente, daremmo la preferenza a politiche che diminuiscano la disoccupazione e/o che migliorino il salario, diretto o indiretto, di chi un’occupazione ce l’ha, allo scopo di ridurre le diseguaglianze tra ricchi e poveri.
Tra le misure atte a migliorare il salario indiretto potremmo includere l’accesso universale ai servizi sanitari e sociali per l’infanzia o la promozione attiva della salute di madre e bambino attraverso visite domiciliari da parte di operatori formati.
Ma sappiamo che interventi di questo tipo non dipendono solo dal Sindaco e dalla sua Giunta.
Quello su cui vorremmo invece farLa riflettere è il contenuto del pacco dono.
Abbiamo letto alcuni botta e risposta su FaceBook sull’argomento, e ci è sembrato di capire come questo contenuto sia ancora in via di definizione e che la formula artificiale non sarà tra i materiali donati.
Questa correzione in itinere ci fa piacere, ma ci sembra insufficiente e potenzialmente confondente.
Come sicuramente Lei sa, l’ASL di Milano è stata la prima in Italia a ricevere l’accreditamento UNICEF di “Comunità Amica dei Bambini”, proprio per l’impegno messo in atto fin dal 2006 nel proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento. Questo impegno è stato rinnovato meno di un mese fa e impegna ATS Città Metropolitana di Milano, UNICEF Italia e le altre istituzioni e associazioni, tra cui quelle delle mamme, a fare rete per progettualità innovative per l’infanzia.
Non sarebbe più logico partire da questi interventi per lavorare ad una reale e concreta “Città Amica delle Bambine e dei Bambini”, visto che Milano dall’aprile scorso ha conseguito questo importante riconoscimento da UNICEF Italia?
Per queste ragioni, ci sembra evidente che il pacco dono non dovrebbe contenere non solo la formula artificiale per neonati, ma nemmeno qualsiasi tipo di sostituto del latte materno (formule lattee di qualsiasi tipo, altre bevande e alimenti per bambini fino a 3 anni) e neppure altri prodotti coperti dal Codice Internazionale OMS/UNICEF sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, come biberon e tettarelle. A questa lista bisogna aggiungere i ciucci, che UNICEF Italia inserisce tra i prodotti da non promuovere negli ospedali e nelle comunità amiche dei bambini.
Anche l’eventuale supporto di sponsor esterni dovrebbe essere rispettoso di queste considerazioni.
Desideriamo suggerire invece diversi altri possibili interventi, alternativi al pacco dono, atti a promuovere e sostenere la salute e l’alimentazione di mamme e bambini nei primi 1000 giorni:
– moltiplicare gli spazi allattamento;
– promuovere la creazione di gruppi di auto aiuto tra mamme (o, più in generale, tra genitori) alla pari;
– rendere più flessibili gli orari di apertura dei consultori familiari, degli ambulatori per l’allattamento e
di altri servizi per le famiglie;
– mantenere aperti questi servizi, laddove stiano per chiudere.
Le nostre associazioni ritengono che i soldi pubblici potrebbero essere meglio investiti in queste ed altre iniziative, piuttosto che per pacchi dono (che spesso servono solo a fare pubblicità ai privati che con sospetta generosità contribuiscono a riempirli), e si dichiarano disposte non solo a discuterne, ma anche a dare concretamente e costruttivamente una mano.
In attesa di una cortese risposta, Le porgiamo i più cordiali saluti.
ACP – Associazione Culturale Pediatri
AICPAM – Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno
CreAttivaMente Ostetriche
IBFAN Italia – nodo italiano dell’International Baby Food Action Network
La Leche League Italia
MAMI – Movimento Allattamento Materno Italiano
IL MELOGRANO Centri Informazione Maternità e Nascita
MIPPE – Movimento Italiano Psicologia Perinatale
Sono assolutamente d’accordo, basta con questi sospetti pacchi dono…!