Tutte le più grandi conquiste sono state fatte scendendo in piazza… Per la libertà di voto, per quella sulla sesualità, per l’emancipazione femminile, per combattere la violenza sulle donne… Ed oggi anche per allattare!Questa cosa mi ha affascinato e al tempo stesso sorpreso… Stamattima mentre con le mie colleghe allestivamo piazza della Repubblica a Trebisacce (CS) con palloncini bianchi, cartelloni e materiale informativo sull’allattamento ero carica di energia per l’evento tanto atteso, ma un pò… Non saprei con certezza quale sensazione invadeva il mio stato d’animo! Ero si felice di essere accanto alle mamme, ma non capivo cosa scompinava le mie emozioni!Allattare: qualcuno lo definiva come un gesto d’amore, qualcun altro come un grande sacrificio o qualcosa di inspiegabilmente faticoso, altre ancora come un totale fallimento…E’ stata una mattinata di chiacchiere confuse, sorrisi consapevoli, paure risorte, ansie represse e… Vento! Un vento che ha sciolto quelle chiacchiere così ingarbugliate, che ha spazzato le paure e placato le ansie! È bastato che le mamme venissero lasciate libere e ognuno ha trovato le risposte che cercava nelle altre… E non necessariamente attraverso le parole!
F. ha scoperto che il suo P. non è un monello, come lo defiscono la maggior parte dei parenti, se ha bisogno del seno della sua mamma tanto quanto l’aria che respira, osservando i due gemellini mentre poppavano… Questo F.lo ha capito nonostante mamma T. non nascondesse la fatica di quell’allattamento, fatto di alti e bassi, e che comunque lasciava trasparire attraverso i suoi occhi serenità e luce, forse inconsapevolmente!N.mamma da pochissimi giorni, e ancora un pò impacciata nei gesti, nonostante fosse stata titubante nel venire in piazza con il suo cucciolo, ad allattare poi, è arrivata con lo sguardo perso, un pò malinconico e timoroso… Ma in quella piazza nessuno giudicava nessuno perchè il vento portava via ogni cosa, soprattutto i cattivi pensieri!
Quei cattivi pensieri che oscuravano anche lo sguardo di C. preoccupata per la sua piccola D., ma che in quelle due ora insieme ha lasciato il posto ai bei ricordi legati all’allattamento ed anche ad un pò allo stupore.. Infatti mi ha detto più di una volta: “E pensare che io non volevo allattare per nessunissima ragione… E invece oggi a distanza di 7 mesi allatto ancora la mia bambina e mi trovo addirittura in questa piazza con voi…”Invece E. continua con il suo contenimento verso V., come per proteggerla, anche mentre la allatta. Infatti quando la osservo sulla panchina della piazza che allatta, quasi mi vergogno a fotografarla.. ho paura di disturbare quella madre che, quasi con devozione, osserva e ascolta la sua bambina, restituendogli ciò di cui comprende aver bisogno: ancora una volta il silenzio e il contenimento…come lo è stato per la nascita!
M. è venuta con la sua bimba in fascia e, non l’ha mollata un attimo…era un concentrato di contatto e latte! Era quello di cui aveva bisogno perchè in quei giorni, sempre più frequentemente l’ ”esperto” tentava di mettersi tra lei e la sua bimba.E poi non sono mancate le mamme che non hanno allattato… Tutte col sorriso, con l’ammirazione verso quelle mamme che allattavano e con la convinzione che son tutte buone le mamme del mondo (a prescindere da come si nutre il proprio bambino)e che magari “la prossima volta andrà meglio”… Si perchè in quella piazza si respirava, sicuramente, aria di latte, ma soprattutto…aria di Mamma!
Ostetrica Teresa Mastrota